Estraggo le chiavi dal marsupio, mi dirigo verso l’ingresso della palazzina. Sto per penetrare la serratura quando noto una discontinuità in basso sulla soglia di marmo rosso. Una grossa ape pelosa. Sta inerte, appena raggomitolata su se stessa. Mi volto verso la cassetta della pubblicità e prendo un volantino del supermercato, con un angolo sfioro le zampe dell’ape, poi il torso. Nulla. Che amarezza. Prendo un secondo volantino col quale accompagnare il cadavere sul primo volantino. Intendo traghettare la bestiola a sepoltura nell’aiuola di fronte, nel terriccio umido all’ombra delle palme. Eppure quando mi accingo sento un ronzio, breve ma intenso. Una zampa posteriore scatta e si distende, poi un’altra fa lo stesso. Quindi pungolo di nuovo l’ape su un fianco, tentando di girarla e porla in posizione eretta, cioè sulle zampe, come siamo abituati a vedere un insetto insomma. Lei si agita molto, ronza forte, si dimena, rotola, le zampe scalciano e si sfregano in modo frenetico. Allontano l’angolo del volantino. L’ape emette un ultimo ronzio forte e si alza in volo, lenta e stordita, in alto verso i balconi con i gerani.
Ho letto di altri casi di morte apparente nelle api, qualcuno ne sa qualcosa?
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3 risposte su “Rianimazione”
Molti animali fingono la morte poiché i loro predatori mangiano solo la carne viva e non i cadaveri. Non mi risultava per le api, ma può essere.
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Anche io sospettavo fosse una tattica difensiva, la cosa curiosa è che non è fuggita subito, è stato come un risveglio, anche quando è volata via pareva intorpidita.
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Misteri della natura, è probabile che la recita abbia avuto dell’eccesso di immedesimazione.
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